che provoca la visione del cielo
genera in noi una mescolanza
di sentimenti di ammirazione
e al tempo stesso di angoscia,
nel momento in cui confrontiamo
la nostra limitatezza umana
con l’infinito suo mistero.
Romano Battaglia
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Blog di arte, poesia, spiritualità, emozioni che parlano al cuore...ieri, oggi, sempre...
L'aria ancora si sbriciola
in nuvole limpide al vento,
il suo soffio freme sui prati,
dei camini il fumo scuote.
Sogno le prossime stelle
ad occhi aperti,
sogno le cose più belle
per me, i cari, gli amici...
Cercherò tra le pieghe
scure della notte
lo strisciare silenzioso
delle stelle cadenti.
Alessio Vailati
***
Quali lodi potremo dunque
cantare all'amore di Dio,
quali grazie potremo rendere?
Ci ha amato tanto
che per noi è nato nel tempo lui,
per mezzo del quale
è stato creato il tempo;
nel mondo fu più piccolo di età
di molti suoi servi,
lui che è eternamente anteriore
al mondo stesso; è diventato uomo,
lui che ha fatto l'uomo;
è stato formato da una madre
che lui ha creato; è stato sorretto da mani
che lui ha formato;
ha succhiato da un seno
che lui ha riempito;
il Verbo senza il quale
è muta l'umana eloquenza
ha vagito nella mangiatoia,
come bambino che
non sa ancora parlare.
Sant’Agostino
(Sermo 188,2)
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La sensazione che provoca la visione del cielo genera in noi una mescolanza di sentimenti di ammirazione e al tempo stesso di angoscia, ...