Sorgi, mio cuore.
Sorgi e muovi insieme con l’alba.
Giacché la notte è trascorsa
e i timori della notte sono svaniti
coi loro neri segni.
Sorgi, mio cuore,
e solleva la tua voce in un canto;
giacché chi non si unisce,
cantando, con l’alba
non è che un figlio delle tenebre.
Kahlil Gibran
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