domenica 31 marzo 2024

Pasqua! ...La nostra professione di fede...

  

Come spada di pace
si staglia la croce
che vince le tenebre
sotto un cielo in tumulto. 

Forte il tuo ultimo grido
Signore,
preghiera e lacrima
per l’umanità impazzita,
scudo di luce
che respinge ogni male
tra le cose morte.

Sussurri di perdono
e disprezzo del bene
si sono affrontati
nel prodigioso duello:
ha vinto la vita
la notte è passata.

Le orme del Cristo vivente
segnano il cammino
e le tue lacrime,
o Maria,
splendono come gemme
in un diadema di regina.

Mariella Russo

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Gesù « era disceso nelle regioni
inferiori della terra.
Colui che discese è lo stesso
che anche ascese » (Ef 4,10).

Il Simbolo degli Apostoli
professa in uno stesso
articolo di fede
la discesa di Cristo agli inferi
e la sua risurrezione
dai morti il terzo giorno,
perché nella sua Pasqua
egli dall'abisso della morte
ha fatto scaturire la vita:

« Cristo, tuo Figlio,
che, risuscitato dai morti,
fa risplendere sugli uomini
la sua luce serena,
e vive e regna
nei secoli dei secoli. Amen ».

(da Catechismo della Chiesa Cattolica,631)

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A tutti voi cari amici e viandanti del Web,
tanti cari auguri
di una BUONA E SANTA PASQUA
DI GIOIA E DI PACE.

sabato 30 marzo 2024

Sabato Santo, “ l’Ora” della Madre

 

Il Sabato Santo è l’«Ora» della Madre:
“Ora” tutta sua, nella quale lei,
la Donna, la Figlia di Sion, la Madre della Chiesa,
visse la prova suprema della fede e dell’unione
al Dio Redentore.
Straziata dal dolore per il Figlio ucciso e sepolto,
per l’ingratitudine e l’infedeltà del popolo eletto,
per il tradimento e l’abbandono dei più intimi discepoli,
per l’ottusità di tutti nel credere che egli
sarebbe risorto come aveva predetto,
anch’essa è provata dalla tentazione del dubbio,
al quale eroicamente resiste,
aggrappandosi alle parole del Figlio
e alla fedeltà del Padre onnipotente.
È la Madre della nostra fede.
Credette contro ogni evidenza,
sperò contro ogni speranza.
Per questo il Sabato Santo è “l’Ora” sua,
nella quale davvero completò in sé
quel che mancava ai patimenti del Cristo
a favore della sua Chiesa (cf. Col 1, 24):
poiché – dicono antichi autori –
in quel giorno tutta la Chiesa si raccolse
nel suo cuore di Madre, e con la Chiesa si raccolsero
e fiorirono in lei le speranze e le attese del mondo.

da “L’ Ora della Madre” Celebrazione mariana per il Sabato Santo

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venerdì 29 marzo 2024

Venerdì Santo- Padre mio, mi sono affezionato alla terra


Padre mio, mi sono affezionato alla terra
quanto non avrei creduto.
È bella e terribile la terra.
Io ci sono nato quasi di nascosto,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un suo angolo quieto
tra gente povera, amabile e esecrabile.

Mi sono affezionato alle sue strade,
mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti,
le vigne, perfino i deserti.

È solo una stazione per il figlio Tuo la terra
ma ora mi addolora lasciarla
e perfino questi uomini e le loro occupazioni,
le loro case e i loro ricoveri
mi dà pena doverli abbandonare.

Il cuore umano è pieno di contraddizioni
ma neppure un istante mi sono allontanato da te.
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.

La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.
Mancano oggi qui su questo poggio che chiamano
Calvario.

Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.
Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco?
Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito?
La nostalgia di te è stata continua e forte,
tra non molto saremo ricongiunti nella sede eterna.

Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla sua insensatezza.

Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti
sarà stata una prova grande
ed essa non si perde nella memoria dell’eternità.
Ma da questo stato umano d’abiezione
vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza.

Mi afferrano, mi alzano alla croce piantata sulla collina,
ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.
Qui termina veramente il cammino.
Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.

Da Via Crucis al Colosseo 1999 - XII Stazione di Mario Luzi


Versi scritti da Mario Luzi per la Via Crucis al Colosseo
presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II
in occasione della Pasqua del 1999.
Si tratta di un'altissima meditazione sull'incarnazione,
la morte e la resurrezione di Gesù,
rivolta a laici e credenti.
Lo stesso Luzi ricorda che, quando gli venne proposto
di scrivere questo testo,
"l'immaginazione già in moto mi prefigurò un testo poematico
di cui Gesù fosse l'unico agonista.
In un ininterrotto monologo Gesù nella tribolazione
della Via Crucis avrebbe confidato al Padre
la sua angoscia e i suoi pensieri dibattuti tra il divino e l'umano,
la sua afflizione e la sua soprannaturale certezza."

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giovedì 28 marzo 2024

Giovedì della Settimana Santa -Cena del Signore-

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza

Preghiera

Ti contempliamo, Gesù,
mentre nella cena pasquale
prendi nelle tue mani il pane e il vino
e li distribuisci tra i discepoli.

Anch'io ho fame di questo pane
e sete di questo vino che hanno in sé
la forza di trasformarmi in Te
e mi preparano a donarmi
come tu ti sei donato.

Ciò che hai fatto tu
è chiamato a farlo anche il discepolo.

Grazie per chiamarci a vivere
il tuo stesso dono, la tua stessa vita.


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mercoledì 27 marzo 2024

A te, Maria, fonte della vita

A te, Maria, fonte della vita,

si accosta la mia anima assetata.

A te, tesoro di misericordia,

ricorre con fiducia la mia miseria.

Come sei vicina, anzi intima al Signore!

Egli abita in te e tu in lui.

Nella tua luce, posso contemplare

la luce di Gesù, sole di giustizia.

Santa Madre di Dio, io confido

nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.

Sii per me mediatrice di grazia

presso Gesù, nostro salvatore.

Egli ti ha amata sopra tutte le creature,

e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.

Vieni in aiuto a me che sono povero

e fammi attingere alla tua anfora

traboccante di grazia.

Amen

 

San Bernardo di Chiaravalle

 

martedì 26 marzo 2024

La parola di Dio

 

Nel silenzio,
la parola di Dio "è più tagliente
di ogni spada a doppio taglio;
essa penetra fino all'intimo
dell'anima e dello spirito,
delle giunture e delle midolla,
e discerne i sentimenti
e i pensieri del cuore".

(Eb.4,12)

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Maria, Madre del Redentore

  Maria, Madre del Redentore e Madre nostra, porta del cielo e stella del mare, soccorri il tuo popolo, che cade, ma che pur anela a ...