venerdì 29 aprile 2022

Cedri

 

I miei occhi di bambina videro
- già molti anni addietro – elevarsi
fino alle nuvole un volo
di verde progressivo
che l’aria intorno
riempiva di balsamo
con tranquilla insistenza.

 

Il silenzio si percepiva come una
musica interrotta all’improvviso,
e nel mio petto cresceva
lo stupore.
La voce del padre, allora,
si piegò al mio orecchio
per dirmi, sottovoce:

 

“Sono i cedri del Libano
figlia mia.
Da mille anni, forse
da due volte mille, essi crescono
ai piedi di Dio.
Conserva la loro immagine
nella mente e nel sangue.
Non dimenticare mai
che hai osservato da vicino
la Bellezza”.
E da quel momento
così lontano,
qualcosa in me si rinnova
e trema
quando incontro nelle pagine
di un libro
la loro memorabile immagine.

 

Meira Delmar

 

***

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

I treni a vapore

  Io la sera mi addormento E qualche volta sogno Perché voglio sognare E nel sogno stringo i pugni Tengo fermo il respiro e sto ad asc...