martedì 26 luglio 2022

Il tempo presente

  Noi non ci atteniamo mai al tempo presente.

 Anticipiamo il futuro come troppo lento a venire,

come per affrettarne il corso;

oppure ricordiamo il passato per fermarlo

come troppo rapido; così imprudenti

che erriamo nei tempi che non sono nostri,

e non pensiamo affatto al solo che ci appartiene,

e così vani, che riflettiamo su quelli

che non sono più nulla,

e fuggiamo senza riflettere quel solo che esiste.

Il fatto è che il presente, di solito, ci ferisce.

 Lo dissimuliamo alla nostra vista perché ci affligge;

se invece per noi è piacevole,

rimpiangiamo di vederlo fuggire.

 Tentiamo di sostenerlo per mezzo dell'avvenire,

e ci preoccupiamo di disporre le cose

che non sono in nostro potere, per un tempo

al quale non siamo affatto sicuri di arrivare.

Ciascuno esamini i propri pensieri:

li troverà sempre tutti occupati dal passato

e dal futuro.

Il presente non è mai il nostro fine:

il passato ed il presente sono i nostri mezzi,

solamente il futuro è il nostro fine.

 In questo modo non viviamo mai,

ma speriamo di vivere; e,

disponendoci sempre ad essere felici,

è inevitabile che non lo siamo mai.

- Blaise Pascal, Pensieri (n.172) -

 ***

 ...e Qoelet ci ricorda che:

“Per ogni cosa c'è il suo momento,
il suo tempo
per ogni faccenda sotto il cielo.”

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