venerdì 18 febbraio 2022

Campi di Grano

 

Passava per i campi di grano
lasciando che i figli strappassero spighe
e per una volta insieme agli uccelli
volassero liberi via dalle righe
di ciò che è proibito o si deve fare
Finché l’inaudito udirono i sordi:
un Dio di frumento si lascia mangiare
gridarono i muti passando la voce
che rapida corse il monte ed il piano.

 

Passava per i campi di grano
aprendo una strada agli indesiderati
compagno di donne scampate alle pietre
fratello di reprobi, di disperati.
Per tutta la fame, per tutta la sete
facendosi pane ed acqua alle inedie
misura abbondante versata nel grembo
boccone rimasto da moltiplicare
che tutti sian sazi in un passamano
e ancora ne avanzi ai bordi di un campo di grano.

 

Lui passava per i campi di grano
di tutte le terre, di tutte le ere
e ovunque i suoi passi piegassero ariste
fiorivano rose e vite spezzate
rinascevano nuove, a festa vestite.
Di cose mai viste qualcuno cantava:
“In steppe riarse affiorano polle
di acque sorgive: io vado a cercarle”.
Provare a fermarlo fu del tutto vano:
lo vidi affogare nel cuore di un campo di grano.

 Giorgio Crespi

 ***

https://soundcloud.com/pro-loco-mezzago/giorgio-crespi-campi-di-grano

  

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